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ROBE DA MATI

GIOVEDI’ 28 GIUGNO ORE 21.00 PIAZZA SANTA MARIA DEI BATTUTI – TREVISO

GALILEO – le montagne della luna e altri miracoli

 con ANDREA PENNACCHI E GIORGIO GOBBO

“C’era una volta un famoso scienziato che si chiamava Galileo Galilei. Fu processato dall’Inquisizione  e costretto a ritrattare i propri insegnamenti”. Così Karl Popper (all’inizio di Trepunti di vista a proposito della conoscenza umana, in scienza e filosofia)  riassume la favola (vera) che dà inizio alla modernità. Per noi Galileo (1564-1642) è il padre della scienza moderna, il grande astronomo che ha mandato in frantumi “la fabbrica dei cieli” aristotelico-tolemaica, l’uomo le cui capacità condussero alla vittoria del copernicanesimo e alla fondazione della scienza moderna.

Vorremmo raccontare la sua storia dal momento in cui, primo al mondo, rivolse il suo cannocchiale verso il cielo: un giovane e abile studioso, capace di costruire strumenti meccanici incredibili, che però insegnava una materia minore, subalterna alla filosofia, e che si dibatteva costantemente in angustie economiche. Un uomo che reggeva la fiaccola della scienza in un mondo dominato ancora dalla paura, dalla violenza e dalla superstizione, in cui tutto ciò che riguardava la scienza si faceva per la prima volta e lui stesso non esitava a ricorrere all’astrologia per scoprire cosa gli riservasse il futuro.

VENERDI’ 29 GIUGNO ORE 21.00 PIAZZA SANTA MARIA DEI BATTUTI – treviso

IL CUORE DI CHISCIOTTE di e con GEK TESSARO

Lo spettacolo propone un percorso di suggestioni liriche sul tema dei cuori in viaggio. Il leitmotiv è il Don Chisciotte, il cuore del cavaliere errante. E’ la lettura che lo farà diventare matto, la lettura come forza travolgente ed inarrestabile, la lettura come magia.

E’ quindi il leggere ad acquistare un ruolo centrale in questa libera rivisitazione dell’immortale personaggio di Cervantes. Uno spettacolo visionario e poetico. I cuori diventano i diversi temi trattati dal Cervantes per descrivere la figura del cavaliere errante.

Il cuore dei matti. Il tema della pazzia, ma anche del coraggio. Il tema per eccellenza donchisciottesco, il combattere contro i mulini a vento, l’inutilità del gesto ma anche la bellezza dell’ostinazione, della resistenza, anche nella consapevolezza dell’impossibilità di vincere, il tema dell’onestà, dell’etica.

 

 

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